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Come funzionano i bot che controllano il web e influenzano l’e-commerce
I bot sono programmi automatizzati che possono eseguire azioni sul web a velocità e in modo più efficiente rispetto a un essere umano. Questi bot possono essere utilizzati per molte finalità, come ad esempio la raccolta di informazioni, la pubblicazione automatica di post sui social media e la gestione dei siti web. Tuttavia, alcuni bot sono stati progettati per influire sull’e-commerce e sul controllo del web.
In generale, i bot possono influire sull’e-commerce in diversi modi. Ad esempio, possono essere utilizzati per monitorare i prezzi dei prodotti e inviare notifiche ai consumatori quando i prezzi sono bassi. Inoltre, i bot possono anche essere utilizzati per acquistare prodotti in grandi quantità e rivenderli ad un prezzo più elevato, causando un’eccessiva domanda e un aumento del prezzo.
I bot possono anche influire sul controllo del web attraverso la creazione di account falsi sui social media e l’invio di spam ai consumatori. Questo può essere utilizzato per manipolare l’opinione pubblica su determinati argomenti o per promuovere prodotti o servizi. Inoltre, i bot possono anche essere utilizzati per attaccare siti web, causando interruzioni o rallentamenti delle attività online.
Per proteggere i consumatori dall’influenza dei bot, molti siti web e aziende stanno implementando tecnologie avanzate per rilevare e prevenire l’utilizzo di bot. Ad esempio, alcuni siti web utilizzano il riconoscimento delle impronte digitali per identificare e bloccare i bot che tentano di accedere al sito. Inoltre, alcune aziende stanno utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale per identificare e prevenire l’utilizzo di bot nei loro sistemi.
In definitiva, i bot possono avere un impatto significativo sull’e-commerce e sul controllo del web. Tuttavia, con l’adozione di tecnologie avanzate per prevenire l’utilizzo di bot, i consumatori possono essere protetti da questi programmi automatizzati e garantire un’esperienza di acquisto online più sicura e affidabile.
Il web ha preso il suo nome dalla forma delle ragnatele, che danno un’ottima idea di interconnessione tra tutti i nodi che la compongono, ma forse sarebbe ora di cambiare metafora con qualcosa di più calzante con la situazione attuale: una giungla. In 20 anni, Internet si è trasformata da luogo di scambio di informazioni a un cyberspazio pieno di pieghe nascoste, ecosistemi, microecosistemi e creature autonome che lo attraversano a caccia di dati.
Un esempio meraviglioso di queste ultime sono i bot: programmi istruiti per andare a recuperare informazioni su siti specifici o nascosti nel web. Non sono intelligenti, ma sono efficienti ed efficaci. Si collegano, fanno finta di essere umani, raccolgono i dati e scappano per correre verso il prossimo sito da razziare. E sono tanti. Così tanti che, secondo una ricerca di Encapsule, nel 2016 i bot hanno generato più traffico degli esseri umani.
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